Majalah PowerPlay

Cari lettori,

oggi partiamo con una nuova rubrica, ecco di cosa si tratta:

Come dice il nome, questa rubrica tratterà di argomenti al di fuori del mondo PPM. Essendo il primo numero non so dirvi quanto, e se durerà, l'intenzione sarebbe quella di una rubrica, più o meno, mensile...ma questo dipenderà anche dal vostro coinvolgimento e dal vostro giudizio. Sarà un modo provocatorio e molto soggettivo di fare, passatemi il termine, "giornalismo". Finita questa piccola introduzione, passiamo all'articolo...buona lettura!

"scrivo, scrivo e scrivo, spesso senza sapere nemmeno cosa...anch'io ho un pizzico di giornalismo nel sangue" 

Il titolo dell'opera di Dario Argento è sicuramente il più adatto a descrivere il momento Ferrari, una scuderia scossa da terremoti interni e abbattuta dai risultati in pista. Il cavallino è stordito e agonizzante, molto lontano dall'essere rampante, ridicolizzato dal valzer di uomini dello staff e dalle scenette del suo attuale Presidente.
Che piaccia o meno Montezemolo ha raggiunto dei risultati incredibili, era partito come assistente del grande Enzo Ferrari, gli era stata affidata la Squadra Corse, e dal '73 al '77 ha portato 3 titoli costruttori e 2 titoli piloti. Nel '91 torna nel Cavallino dalla porta principale, come Presidente. La Ferrari attraversa anni di buio, ma nel 2000 inizia un'era che lascerà il segno nella storia con i titoli di Schumacher, e arriveranno altre soddisfazioni anche dopo il ritiro del tedesco. Ovviamente ci sono anche i dati, al di fuori del reparto corse, nettamente in controtendenza rispetto alla crisi automobilistica mondiale, che possono far capire le qualità di Montezemolo.
In queste poche righe si dovrebbe già capire che, chiunque si avvicini alla Ferrari e lavori per il Cavallino, deve avere rispetto per il lavoro svolto dall'ex Presidente.
L'insediamento di Marchionne, non mi fa ben sperare, ammetto che non ho particolare simpatia nei suoi confronti, ma anche cercando di metterla da parte riesco solo ad intravedere un futuro roseo...si ma roseo nel senso di rosso sbiadito!
Una persona che ne sostituisce un'altra e si preoccupa molto di puntualizzare sui "disastri" del suo predecessore e di come sarà molto dura rimediare agli errori non suscita molta fiducia...non mi ricordo di molte persone che sono andate lontano con questo atteggiamento, invece se penso a persone che si sono rivelati flop, la lista che mi balza in testa è molto più ampia. E pensare che aveva esordito dichiarando che la Ferrari doveva tornare subito ai vertici, e dopo 2 mesi invece ritratta dichiarando che il 2015 sarà molto duro...
Sicuramente la scuderia non trarrà vantaggio dall'arrivo di Vettel...abbiamo lasciato andare Alonso, parliamo di uno che nella sua permanenza in rosso ha accumulato più del doppio di punti dei suoi compagni di squadra, lo stesso Alonso che ha sfiorato un paio di volte il titolo con una vettura che definire competitiva è almeno azzardato. Lascio perdere chi lo definisce un perdente, perchè lui ha anche vinto, e avrebbe continuato a farlo se non fosse voluto salire in groppa al Cavallino a cui ha dimostrato grande attaccamento.
Ma adesso abbiamo Vettel, certo non è l'ultimo arrivato, ma se ha 4 mondiali in bacheca è soprattutto merito della furia del toro su cui saliva ad ogni gran premio. Aveva una macchina che sfiorava la  perfezione, e comunque la più forte...certo, altri piloti, al suo posto, non avrebbero raccolto gli stessi successi, ma è anche vero che più di uno avrebbero potuto fare il solito percorso vincente.
Si revdono anni grigi, ma spero di sbagliarmi...