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Intervista a liebing, il vincente saggio.


Intervista a liebing, il vincente saggio.

 

Il mondo di PPM è tanto grande quanto vario. Tutti noi giochiamo in modi diversi, con strategie, tattiche e obiettivi personali. Ciò che ci accomuna è il desiderio di arrivare più in alto possibile. Ciò, però, non è semplice perchè ci sono numerosi utenti preparati e con esperienza che, battendoci, possono insegnarci qualcosa.

 

Nelle ultime stagioni di calcio e hockey, è stato impossibile non notare un manager che si è imposto conquistando diversi trofei e titoli con una facilità disarmante. Stiamo parlando di liebing che con grande disponibilità ha accettato di concederci questa intervista per svelarci piccole grandi verità.

> Ciao liebing! Come va? Tra campionati, play-off e coppe nazionali di hockey e calcio sono 9 i trofei che hai messo in bacheca solo nelle ultime due stagioni. Le statistiche sono solo numeri ma i fatti parlano da sè. Chi si nasconde dietro questo portento? Parlaci un po' di te.

Ciao a tutti voi. Innanzitutto consentimi di contestare quel "con facilitá disarmante" che hai inserito nell'introduzione. Ci sono diversi manager davvero bravi e di semplice non c'é granché. Semmai avresti potuto scrivere "con fortuna sfacciata" visto l'andamento bizzarro delle ultime due stagioni nel calcio.
Su di me non é che ci sia da dire poi molto, mi chiamo Alessandro, ho la bellezza di 41 anni, vivo a Genova e mi diletto con questi giochini da parecchi anni. Diciamo che ho fatto la solita trafila partendo dal solito preistorico gioco di calcio sempre criticato ma a cui hanno giocato tutti (non facciamo nomi, tanto non serve) fino ad arrivare qui. Ci sono dagli inizi e sicuramente anche questo mi ha permesso di avvantaggiarmi un pochino.


> Parlando di calcio, come nella realtà, molti ci giocano, pochi ne capiscono veramente, pochissimi sanno vincere. Qual è il segreto per vincere due campionati di fila?

Non credo ci siano particolari segreti da svelare. Secondo me, pianificazione e fortuna sono le fondamenta di una squadra vincente. É importante avere le idee chiare sull'ampliamento di strutture e stadio. Ma anche sapere chi vendere e comprare e quando farlo. Non credo mi vedrete mai vendere un 15enne che ha la possibilitá di diventare un campione, né acquistare un giocatore di mezza etá buono solo per il presente (a meno che io non sappia piú che fare dei soldi, e al momento non é proprio questa la situazione). Penso sia molto importante avere una rosa di possibili titolari abbastanza ampia, diciamo almeno 2 per ogni posizione sul campo, in modo da riuscire a salvare una certa quantitá di energia per le partite decisive. E poi c'é la fortuna, che gioca un ruolo non indifferente. Offerte degli sponsor, pescate, risultati di partite in bilico. Senza un po' di fortuna non si vince nulla.

> 10 stagioni nella massima serie, I.1, peggior piazzamento: 8°. Quali assi nascondi per mantenere una simile continuità?

Non ci sono assi nascosti, una volta impostata in un certo modo la rosa é abbastanza semplice ottenere risultati costanti. Si tagliano i rami secchi e si cerca in qualche modo di aggiungere giocatori per rimpiazzarli. Questa semplice formula dovrebbe funzionare almeno fino a quando non arriveremo al punto in cui i giocatori migliori diventeranno free agent, lí sará questione di avere liquiditá disponibile e certi equilibri potrebbero saltare.


> Hai avuto più soddisfazione a vincere il campionato o la coppa Nazionale?

Sicuramente il campionato, non c'é proprio paragone. La coppa nazionale per come é strutturata si porta in dote un fattore di casualitá molto ampio. É abbastanza semplice uscire contro una squadra di livello simile o inferiore che non ha altri obiettivi stagionali e può permettersi di usare molta energia per contrastarti. Sicuramente questo rende le cose interessanti per tutti ma a volte anche un po' surreali. Il campionato invece é una sorta di maratona, ci si può permettere qualche passo falso ma alla lunga vengono premiati il rendimento costante e la gestione della propria rosa.

> Capitolo Europa. Quali sono i tuoi obiettivi per questa stagione e quelle future?

Sinceramente non credo che la mia squadra sia attrezzata per competere in ambito internazionale. Purtroppo siamo rimasti un po' indietro con lo stadio e da qualche stagione stiamo facendo mercato con quattro soldi. Non che ci sia nulla di male in tutto questo, si incrociano manager che hanno sbagliato poco o nulla dal primo giorno di gioco e ci sta anche di essere piú deboli. Speriamo di fare un'onesta figura, tutto qui.

> Le squadre italiane, in generale, faticano molto in Europa. Secondo te, riuscirà mai un'italiana a vincere un trofeo internazionale?

Credo sia una conseguenza diretta dell'andamento del nostro movimento calcistico. Non siamo in tantissimi a giocare e le squadre al vertice sono piú o meno sempre quelle. Questo, secondo me, riduce un minimo quella sorta di "impulso a migliorare la squadra" che in altre nazioni con piú squadre e piú competitivitá riescono a sfruttare. Difficile dire che ci aspetta in futuro, qualche squadra con il potenziale per fare bene mi sembra ci sia, ma per vincere un trofeo internazionale serve davvero una squadra fuori dal comune.

 

> Le tue abilità in Italia le conosciamo tutti, hai mai pensato di candidarti per una nazionale? Hai in mente di farlo in futuro?

Ho guidato la nazionale nell'hockey e sinceramente i risultati non sono stati granché, nel calcio preferisco lasciare l'ansia e le possibili soddisfazioni agli altri. Permettimi di aggiungere che sarebbe bello vedere piú interesse nei confronti delle nazionali, invece le rose dei candidati sono sempre davvero troppo limitate e alla fine i nomi sono sempre quelli, bravi manager per caritá, ma sarebbe meglio per l'intero movimento coinvolgere piú gente.

> Parliamo un po' della tua gestione fuori dal campo per aiutare anche i meno esperti dando loro dei preziosi consigli. Su quali strutture è meglio puntare e investire molto?

Le strutture piú importanti credo siano ormai di pubblico dominio: Allenamento, Defaticamento, Risorse Umane, Accademia e Stadio. Non sottovaluterei troppo nemmeno il Centro Medico perché gli infortuni danno non poco fastidio a ogni livello di gioco. Il vero consiglio che darei semmai é un altro, se avete accumulato un tesoretto e avete il dubbio se utilizzarlo per un upgrade di una struttura importante o per un giocatore scegliete senza alcun dubbio la prima opzione. L'upgrade lo sfrutterete finché vi va di giocare, il giocatore no.

> I dipendenti hanno un'effettiva influenza sulle strutture? Quali sono i più utili?

I dipendenti ad alti livelli sono fondamentali, soprattutto Allenatori, Fisioterapisti, Direttori Sportivi. Personalmente preferisco avere anche due Medici di alto livello visto che gli infortuni oltre ad essere molto fastidiosi possono aumentare la possibilitá di discesa del potenziale (o almeno cosí sostiene la guida...). I Manager sono fondamentali solo per una settimana a stagione a meno di non essere molto attivi sul mercato.

> Illuminaci su un argomento molto dibattuto: l'accademia. Durante una discussione sul forum, hai scritto che è ben strutturata, perchè?

Personalmente non vedo cosa ci sia da lamentarsi nei confronti dell'Accademia, alzarla serve semplicemente a pescare piú giocatori e di conseguenza ad avere piú possibilitá di essere baciati dalla fortuna. Guai se alzare l'Accademia equivalesse ad avere la garanzia di pescare giocatori di un certo tipo, sarebbe la morte del mercato. Alla fine dei conti a me sembra che quasi ogni stagione si riescano a ottenere 3 o 4 15enni in qualche modo utili e magari se si é fortunati uno di questi sará un futuro campione.

> Tante volte, hai espresso le tue perplessità sui 15enni con potenziale 5/6. Potresti spiegare cosa non ti convince di questo aspetto dell'accademia?

Ritengo il potenziale una delle variabili fondamentali del gioco, visto che raggiunta una certa etá e un determinato potenziale l'allenamento del giocatore scende a livelli molto bassi. A rigor di logica (visto che i gestori del gioco sembrano voler inseguire il realismo) non riesco a comprendere il senso di un 15enne che non sia al massimo del suo potenziale. Capisco che possa scendere di potenziale in modo piú rapido rispetto ad altri giocatori, ma se non sei al pieno del tuo potenziale a quell'etá quando mai potrai esserlo? Alla fine mi sembra solo un modo un po' furbetto di dimezzare i giocatori forti che escono dall'accademia, visto che per un top team un 15enne 5/6 non é certo il tipo di giocatore su cui pianificare il futuro.

 

> Spostiamoci su una funzione spesso legata all'accademia: il mercato. Il calciomercato è un'arma a doppio taglio, puoi usarlo per rinforzare la rosa o per cercare di guadagnarci soldi. Che uso fai del mercato? Come consigli di usarlo a chi ha iniziato da poco a giocare?

Sinceramente non utilizzo molto il mercato, non lo controllo spesso, non cerco ogni giorno il possibile affare. E forse anche questo é un aspetto che ci separa da certi team che dominano il gioco. Per chi ha tempo, voglia e la liquiditá necessaria per agire ogni giorno sicuramente c'é la possibilitá di fare affari sostanziosi, anche perché quasi tutti hanno le rose piene e la multa giornaliera che si riceve quando si supera un determinato numero di giocatori in squadra é abbastanza fastidiosa da sostenere per molte squadre. Chi ha iniziato da poco a giocare secondo me dovrebbe lasciar perdere il mercato fino a quando non raggiunge un'efficienza di scouting adeguata, altrimenti il rischio di buttare i propri soldi é troppo alto. Il che significa che inizialmente é meglio tenersi quello che arriva dall'Accademia e utilizzare i soldi per alzare le strutture. Appena lo scouting arriva a livelli decenti penso sia una buona idea quella di puntare su 15 enni 6/6 (ma anche 5/6 se costano davvero poco) con qualitá buone a prezzi bassi, ormai non é difficile trovarne a prezzi irrisori (specie da metá stagione in poi) proprio perché tanti hanno le rose strapiene. Ogni volta che do un occhiata a qualche squadra di III o IV divisione la trovo imbottita di giocatori "maturi" con AT bassissimo e sinceramente non capisco quale sia la strategia a medio lungo termine di queste squadre. Che senso ha fare sforzi per alzare le strutture per poi tenere in rosa gente che non si allena piú come si deve?

Molto bene. Fino ad ora abbiamo parlato di te, ora parliamo un po' degli altri.

 

>Quali manager italiani ritieni più competenti? Secondo te, chi ha il maggior margine di miglioramento?

Non farmi fare nomi che poi mi dimentico qualcuno e sembra che ce l'ho con lui. :D Ci sono diversi manager bravi, ci sono manager che si applicano e migliorano costantemente, c'é anche gente che non ci capisce nulla ma si diverte comunque, é un gioco, é giusto cosí alla fine.

> In questa stagione di I.1 chi sarà la sorpresa del campionato? Chi, invece, deluderà le aspettative?

Per ora direi che le aspettative le stiamo deludendo noi. Siamo partiti con il freno a mano tirato, speriamo di rimetterci in sesto e arrivare almeno nei primi 8 come da tradizione. Mi sembra che NCO abbia messo insieme una squadra forte e dalle ottime prospettive, potrebbe essere una candidata al successo finale, anche se non sarebbe una sorpresa vera e propria. Anche la tua squadra (A.C. Fino Mornasco) mi sembra sia partita forte, vedremo se riuscirai a mantenere questo ritmo... :P

> Per concludere, ormai sono diversi anni che frequenti questo sito, quindi hai conosciuto solo virtualmente molte persone. Tra queste, c'è qualcuno che vorresti conoscere di persona?

Diciamo che ci sono persone a cui probabilmente devo almeno una birretta (e altrettanti che la devono a me), ma sai...noi genovesi... Preferisco non fare nomi, ma chissá...magari in futuro ci sará la possibilitá di un qualche tipo di raduno, certo che siamo sparpagliati qua e là e questo non aiuta di certo.

 

 

Ringrazio ancora una volta liebing per il tempo che ci ha concesso e spero che i lettori possano apprendere il più possibile dalle parole di un campione vero.





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