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WC Sudafrica 2010 - Spagna Campione del Mondo.


WC Sudafrica 2010 - Spagna Campione del Mondo.

Beffati in Finale nel '74 e poi nuovamente nel '78, quando dire Feyernoord ed Ajax, significava dire "apoteosi del Calcio in Europa", gli Olandesi devono arrendersi per la terza volta al sogno di alzare al cielo la Coppa del Mondo. Lo fa invece la Spagna, per la prima volta nella propria storia calcistica, dopo aver vinto, due anni fa, il Campionato Europeo del 2008. Festeggiano dunque le Furie Rosse, bravissime nel portare avanti il progetto di ringiovanimento della rosa grazie ai giovani che la cantera spagnola ha portato alla ribalta negli ultimi anni, grazie soprattutto agli investimenti dei grandi clubs spagnoli che non si sono mai creati problemi a lanciarli in prima squadra restando comunque competitivi in Liga e nelle coppe europee: Barça e Real Madrid, insegnano. In Italia, purtroppo, manca quasi sempre la voglia di sfornare campioncini "in casa", si punta a nomi d'alto rango che però, troppo spesso, finiscono col deludere. Complimenti pertanto alla Spagna, non solo per la vittoria ma anche per la mentalità vincente trasmessa alle nuove leve fin da subito. La Spagna, vince per la prima volta la competizione ma ha anche l'onore d'essere la prima nazionale europea ad alzare la Coppa del Mondo fuori dall'Europa. Tuttavia, non si può certo dire che il cammino Spagnolo sia iniziato bene, se consideriamo che l'esordio a Sudadrica 2010 è stato con una sconfitta (probabilmente immeritata) contro una cinica Svizzera capace di difendere l'1-0 fino al 90esimo. Poi, la squadra di Vicente Del Bosque, è cresciuta ancor di più e, grazie ad una difesa imperforabile (nonostante qualche disattenzione di troppo non ben sfruttata dagli avversari) e ad un Villa letale davanti alla porta, ha collezionato 5 vittorie di fila, quasi tutte per 1-0. Si è ripetuta in Finale ma, stavolta, il goal è arrivato nell'ultimo dei due Tempi Supplementari, a 4 minuti dai rigori e ad opera di Iniesta. Sotto gli occhi di quasi 85 mila tifosi festanti (e grazie a Dio senza Vuvuzelas) giunti a Johannesburg per assistere alla Finale tra le Furie Rosse e gli Oranges, la partita fin dall'inizio non ha mostrato molto gioco ma, piuttosto, un susseguirsi di interventi duri, falli inutili e pericolosissimi, ammonizioni e rimproveri da parte dell'arbitro a dei giocatori forse fin troppo tesi e nervosi in campo. Ramos e Villa potrebbero segnare nel primo tempo ma Stekelenburg si fa trovare sempre pronto così come Casillas riesce a fermare un Robben troppo poco lucido sotto porta ed incapace di saltare il portierone spagnolo e depositare un pallone in rete che avrebbe cambiato certamente le sorti della partita. Nel secondo tempo, la Spagna preme sull'acceleratore, si rende più volte pericolosa ma l'Olanda si difende bene e, addirittura, Robben potrebbe ancora una volta portare la propria Nazionale in vantaggio: Casillas c'è e para, esaltando i propri tifosi. Nei supplementari c'è solo la Spagna, l'Olanda cerca di resistere alla pressione avversaria e diventa ancor più fallosa ma, nonostante ciò, gli interventi sembrano essere meno pericolosi di quelli visti nei 90 minuti regolamentari. Entrano Fabregas (che si renderà più volte pericoloso andando al tiro con estrema facilità) e Torres (inesistente per tutto il mondiale e che resterà tale anche nel poco tempo a disposizione in questa finale). Heitinga commette un brutto fallo, al 109esimo, su Iniesta (autore di un'ottima prestazione) e l'arbitro Web gli mostra il secondo giallo ed il rosso: Olanda in 10 nel miglior momento degli Spagnoli. Trascorrono solo 7 minuti e la Spagna si porta in vantaggio: saltati gli schemi olandesi, la squadra di Bert Van Marwijck cerca di difendersi in modo confuso, ne approfitta Iniesta che, stoppato un passaggio perfetto, fa partire un diagonale che non lascia scampo all'ottimo Stekelenburg. L'Olanda prova una timida reazione ma la Spagna contiene e chiude il match a proprio favore. Onore all'Olanda capace di far soffrire una squadra nettamente più forte come organico e gioco ma, soprattutto, complimenti agli Spagnoli, prima in cima all'Europa e ora a comandare a livello Mondiale. Che la scuola Spagnola serva d'esempio alle altre scuole mondiali che basano tutto sui grandi nomi e poco sui giovani delle proprie primavere. E, da italiani, speriamo in futuro di veder grossi cambiamenti anche per la nostra Italia, deludente in quest'ultimo mondiale.

 





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